I nostri vini
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Le vigne di Müller hanno tra i 30 e i 40 anni, sono coltivate in parte a pergola (nei campi più in quota, a circa 750 metri di altitudine a monte del paese di Faver) e in parte a guyot, nei campi in località Setegola, a valle del paese, verso il torrente Avisio. Un luogo che è un emblema della viticoltura verticale, con i suoi muri a secco alti fino a 5 metri.
Su uno di questi muri, una data incisa nella pietra ci mostra l’anno in cui è terminata la costruzione di questa opera maestosa: 1857. La famiglia di Paolo racconta che a intraprendere questo immane lavoro siano stati 7 fratelli e che abbiano dedicato ben 9 anni della loro vita a questa impresa. C’è da crederci! Come se tutto ciò non bastasse, a impreziosire questo luogo ci si mette anche la “Grotta di Setegola“: un piccolo anfratto nella roccia, che, fino a qualche decennio fa, a tardo autunno diventava il rifugio ideale dove lambicar, ovvero distillare le vinacce per produrre grappa, visto che si trova in un luogo particolarmente impervio e nascosto alla vista… Qui troviamo ancora delle botti e un vecchio alambicco che avrebbero molte storie da raccontare. Magari quelle delle anguane, misteriose creature mitologiche della tradizione alpina, che pare amassero particolarmente questa grotta…
La gradinata mozzafiato dei terrazzi di Setegola è completamente circondata dal bosco. È una posizione che ha tanti vantaggi, tra cui il principale è forse quello di poter praticare il metodo biologico senza alcun rischio di deriva o contaminazione. Ma anche qualche inconveniente, come le visite regolari di cervi, caprioli, uccelli, ghiri… che spesso e volentieri fanno grandi scorpacciate della nostra uva. Insomma, viva la biodiversità. Comunque sia, è un vigneto spettacolare e potercene prendere cura è per noi un privilegio.

La Schiava è coltivata interamente a pergola trentina, in un campo che si trova a circa 650 metri di altitudine in località Viach (Faver). Un luogo meraviglioso, che ogni giorno ci regala un panorama che abbraccia le Piramidi e il Castello di Segonzano, l’affascinante frazione di Piazzo, la valle di Piné, le cime del Lagorai sullo sfondo e il torrente Avisio che scorre in fondo alla valle.
Qui si trovano le vigne a cui siamo più affezionati: le nostre vecchiette, che con i loro 80 -90 anni ne hanno viste di tutti i colori. Come tutti quelli che si portano qualche anno sulle spalle, hanno perso la grinta e il vigore della gioventù, ma non gli mancano certo esperienza e saggezza. La produzione di uva è molto ridotta (60 – 70 quintali a ettaro), con grappoli tendenzialmente piccoli, e non potrebbe essere altrimenti. Prendiamo il buono da questo: sappiamo che produzioni ridotte favoriscono la qualità dell’uva e la concentrazione di sostanze aromatiche nell’acino e che la scarsa vigoria della pianta la protegge dagli attacchi fungini.
D’altra parte, sappiamo anche che la Schiava è una varietà difficile da coltivare e da vinificare. La sua buccia rossa e sottile la rende una delle vittime privilegiate della temibile drosofila (un moscerino che attacca i frutti a bacca nera) e la sua maturazione tardiva la espone a maggiori avversità rispetto ad altre varietà. Oltre a questo, c’è da dire che il mercato del vino ha disprezzato per almeno una cinquantina di anni la nostra amata Schiava, tanto da renderla quasi introvabile nei vigneti trentini, letteralmente colonizzati da varietà importate, più appetibili sul mercato internazionale: Chardonnay, Pinot Nero, Pinot Grigio… Malgrado tutto ciò, abbiamo deciso con convinzione di continuare a prenderci cura di queste vecchiette: sia perché sono dei monumenti naturali e meritano il nostro rispetto, sia per promuovere il recupero di vecchie varietà e dell’identità rurale locale, in controtendenza con il processo di omologazione e appiattimento della diversità colturale a cui assistiamo da tempo.

Le fatiche sono ripagate da due bottiglie che raccontano semplicemente ciò in cui crediamo. Ti sembra poco?
Ti invitiamo ad assaggiarle e a farci sapere cosa ne pensi!
Se ti stai chiedendo chi sono i due bizzarri personaggi disegnati sulle etichette… leggi la scheda di presentazione del vino e lo scoprirai.
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Scrivici al 349 5805345 (Elisa) e saremo felicissimi di accordarci per la consegna.
Consegniamo tutte le settimane il giovedì dopo le 18.00 indicativamente in zona Trento, Piana Rotaliana, Valsugana. Se vivi da un’altra parte, sentiamoci e un modo lo troviamo.
Oppure potrai ritirare il vino partecipando a una delle nostre escursioni (vedi qui tutte le proposte), così, oltre alla bottiglia, potrai portarti a casa un assaggio di territorio cembrano.
Una bottiglia costa € 15.
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